DIRITTO INTERNAZIONALE
Il diritto internazionale è l’insieme delle norme che regolano i rapporti fra i paesi. Si tratta di un diritto particolare perché le sue norme non vengono ne imposte ne fatte rispettare da un’autorità superiore in virtù del fatto che ogni stato e sovrano di se stesso. Di conseguenza, le norme di tale diritto derivano da:
In quanto fonte generale del diritto, le consuetudini sono vincolanti per tutti gli stati, ma non essendoci un’autorità che le faccia rispettare, i vari paesi possono anche decidere di non seguirle. Ovviamente, in base al principio della reciprocità, se uno stato non rispetta tali consuetudini non dovrà poi aspettarsi “favori” dagli altri stati.
I trattati, a differenzia delle consuetudini, vincolano solo gli stati che li hanno sottoscritti. Il trattato può essere:
ITALIA E DIRITTO INTERNAZIONALE
L’articolo 10 della costituzione enuncia che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle consuetudini internazionali. In base a tale principio, ed essendo la costituzione superiore a qualsiasi norma ordinaria, ne consegue che ogni norma emanata dal parlamento che vada contro tale principio viene giudicata incostituzionale e quindi annullabile.
Per quanto riguarda i trattati la costituzione enuncia che essi vengono ratificati dal presedente della repubblica. Ma, se il trattato è di particolare importanza, allora sarà richiesta anche l’autorizzazione del parlamento
L’ITALIA E LA GUERRA
In base all’articolo 11: “l’italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ciò significa però che può essere usata, in caso di necessità, come strumento di difesa.
Gli articoli 78 e 87 dispongono che: le camere deliberano lo stato di guerra conferendo al governo i poteri necessari, e che lo stato di guerra viene dichiarato dal presidente della repubblica. Inoltre l’articolo 52 enuncia:” la difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.
L’articolo 11 infine, è quello che ha permesso all’Italia di partecipare a organizzazioni come la NATO, l’ONU o la comunità europea.
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le organizzazioni internazionali nascono per conseguire obbiettivi specifici irraggiungibili dai trattati e dalle convenzioni. Le principali organizzazioni sono:
L’ONU è nato nel 1945 dalla decaduta Società delle nazioni. Quest’ultima era costituita dopo la 1° guerra mondiale con lo scopo di mantenere la pace nel mondo. Ma era un progetto forse troppo ambizioso per l’epoca, e lo scoppio della 2° guerra mondiale ne fu la conferma. Il 25 aprile del 1945, a conflitto ancora in corso, i rappresentati di 51 nazioni si riunirono a San Francisco per deliberare la nascita dell’ONU. Ormai tutti i paesi del mondo ne fanno parte. I pochi rimasti fuori però hanno comunque il titolo di osservatori permanenti ( lo stato del vaticano, i territori palestinesi, la regione antartica…)
L’ONU opera seguendo due criteri fondamentali:
In caso si conflitto l’assemblea può votare delle risoluzioni possibili per cessare il conflitto. La votazione avviene a maggioranza e ciascun paese, indipendentemente da quale si tratti, ha diritto ad un solo voto.
Comunque le risoluzioni non sono vincolanti per i paesi chiamati in causa che possono decidere di ignorarli. Se ciò accade entra in scena Il Consilio di sicurezza.
Il consiglio di sicurezza è l’organo al quale vengono affidate le maggiori responsabilità del mantenimento della pace. Quest’organo è composto da 15 membri, di cui 5 permanenti, mentre gli altri 10 vengono rinnovati ogni 2 anni. I membri permanenti sono i paesi usciti vincitori dalla 2° guerra mondiale: USA, Gran Bretagna, Francia, Cina e Federazione russa. Le decisioni del consiglio sono prese a maggioranza, ma è necessaria comunque l’adesione di tutti i paese permanenti che hanno quindi un poterei di veto.
Il segretario generale viene eletto dall’assemblea ogni 5 anni. Il suo compito è quello coordinare i lavori degli organi che compongono l’ONU. Può comunque intraprendere anche indagini e tentativi di mediazione in situazioni di tensione.
La corte internazionale di giustizia è l’organo giudiziario principale dell’ONU. La sua funzione fondamentale è quella di appianare le controversie fra gli stati. Essa ha anche funzioni consultive a cui vi possono rivolgere sia gli stati che gli organi dell’ONU.
ONU E TUTELA DEI DIRITTI UMANI
Esistono dei diritti fondamentali che devono essere garantiti a tutti glie essere umani e cui nessuno dovrebbe rinunciare, come: il diritto alla vita, al lavoro, alla libertà, alla libertà di pensiero e di riunione…
Questi diritti trovano riconoscimento nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’assemblea generale dell’ONU nel 1948. Da questa carta sono nate varie convenzioni, tra cui:
LA NATO
La nato ha origine nel 1949 con la stipulazione a Washignton del “trattato del nord atlantico”, chiamato anche Patto atlantico, dal quale prende vita un’organizzazione politico militare denominata “ North atlantic treaty organizzation”, ossia N.A.T.O.
Il trattato è composto da 14 articoli molto sintetici e la funzione difensiva viene espressa nell’articolo 5 che esprime: qualsiasi attacco armato nei confronti di una o più parti del trattato sarà riconosciuto come attacco a tutta l’america settentrionale e europa. In virtù di tale principio tutte le parti saranno chiamate all’aiuto di quelle attaccate.
Dal momento che 3 dei principali partner della NATO (Francia, USA e Regno Unito) sono anche 3 dei 5 membri permanenti del consiglio di sicurezza dell’ONU e che sia l’ONU che la NATO perseguono obbiettivi comuni, capita molto spesso che nascono della collaborazioni fra le due. In ogni caso rimangono due organizzazioni ben distinte: l’ONU è un’organizzazione sorta con l’obbiettivo di preservare la pace e alla quale fanno parte quasi tutti i paesi del mondo, mentre la NATO è un’alleanza di tipo militare che riunisce, a scopo difensivo, solo alcuni paese che ne fanno parte.
IL CONSIGLIO D’EUROPA
Attualmente riunisce circa 40 stati, ma in origine fu creato da 5 stati: gran Bretagna, Francia, Lussemburgo, Belgio e Olanda, ai quali si sono poi subito aggiunti anche Italia, Irlanda, Danimarca, Norvegia e Svezia.
La sua funzione principale è quella di promuovere lo sviluppo della democrazia e la tutela dei diritti umani. A tale scopo esso ha emanato molte convenzioni. Tra le più importanti “la convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Per giudicare le violazioni di tale convenzione è stata istituita la “corte europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo”. Essa ha sede a Strasburgo ed è composta da un giudice per ciascuno degli stati aderenti al Consiglio d’Europa.
LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE
Istituita a Roma nel 1998 da 120 stati. Essa è composta da 18 giudici e l’azione penale è condotta da un procuratore al quale possono inoltrare denuncie tutti gli stati, le organizzazioni internazionali e le associazioni private. La corte giudica anche singole persone che, in tempo di pace o di guerra, abbiamo commesso crimini molto gravi come il genocidio, la tortura o la schiavitù. La giurisdizione della corte però arriva solo ai 97 stati che attualmente ne fanno parte.
L’OCSE
Si tratta dell’”Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico” in sostituzione ad una precedente organizzazione sorta per amministrare gli aiuti americani all’Europa dopo la 2° guerra mondiale.
Attualmente è composta da 30 paesi. L’OCSE ha come obbiettivo principale quello di favorire lo sviluppo, l’occupazione, gli investimenti e migliorare il tenore di vita nel rispetto della salvaguardia del pianeta. La sua attività inoltre non si limita ai soli paesi iscritti, ma fino a 70 paesi, le quali economie sono in via di sviluppo o necessitano aiuti.
L’UNIONE EUROPEA
La scena mondiale era ormai in mano a USA e URSS. L’Europa decise che per riprendere la scena doveva intraprendere la via della collaborazione. Tale processo prese il via con l’iniziativa di due paesi: Francia e Germania. I due conclusero un accordo che prevedeva l’istituzione di un ente sopranazionale con il compito di regolare lo sfruttamento dei bacini carboniferi da sempre oggetto di contesa. A tale iniziativa si aggiunsero anche altri paesi, e così nel 1951, grazie a Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo nasceva la “Comunità del carbone e l’acciaio, la CECA, con lo scopo di creare tra i paesi membri un mercato comune in tale settore. Il successo dell’iniziativa indusse i paesi, nel 1957 a creare con il “trattato di Roma” altri due organismi: la comunità dell’energia atomica, EURATOM; e la comunità economica europea, la CEE.
Nel cammino dell’unificazione europea possiamo riconoscere 4 momenti di grande importanza: la sottoscrizione dell’atto unico europeo(1986); il Trattato di Maastricht(1992); quello di Amsterdam(1997); e quello di Nizza(2000).
L’atto unico europeo intervenne proprio nel momento opportuno. Infatti in quel momento le difficoltà economiche stavano indebolendo il rapporto di solidarietà fra gli stati, ma grazie all’atto ricevettero una grande spinta che li fece avanzare. La soluzione era favorire una maggiore integrazione sul piano politico ed economico. Il risultato fu l’Atto unico europeo. Nel trattato vennero concordati:
· È stata istituita l’unione europea
· È stata istituita la cittadinanza europea
· È stata concordata l’unione monetaria ( euro )
· Sono stati fissati gli obbiettivi di una politica estera di sicurezza comune
· Sono stati ampliati i settori la cui disciplina rientra nelle competenze gli organi dell’Unione.
Il trattato di Amsterdam ha introdotto miglioramenti in generale per gli obbiettivi gia prefissati in precedenza.
Con il trattato di Nizza invece:
L’abbattimento delle frontiere doganali.
Prima che all’interno dell’UE si stabilisse la libera circolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, ogni paese aveva politiche molto protezioniste. Queste scelte però erano errate almeno per due motivi:
La cittadinanza europea.
Grazie ai principi enunciati dall’articolo 8 del trattato dell’unione europea, tutti noi in quanto cittadini europei abbiamo:
Prima di questo accordo, anche se cittadini europei, e quindi liberi di circolare per gli stati membri, eravamo ugualmente sottoposti a controlli una volta varcati i valichi di frontiera, per i quali bisognava presentare un documento d’identità.
Oggi, grazie all’accordo, non esistono più questi controlli. Il risultato è la creazione di un’area all’interno della quale vale quello appena detto, la cosiddetta area di Schengen.
Per evitare però spostamenti di criminalità all’interno di quest’area è stato istituito:
La moneta unica europea.
Per rafforzare ancora di più la sensazione di comunità, l’Europa ha deciso di istituire una moneta unica: l’Euro.
Comunque, non tutti i paesi dell’unione europea hanno deciso di accettare l’Euro come moneta, le cause sono diverse: dall’orgoglio della Gran Bretagna nei confronti della propria moneta, alla volontà di mantenere quello stato di benessere creatosi in certi paesi ( Svezia e Danimarca ).
ISTITUZIONI E ORGANI DELL’UNIONE
Organizzazione interna dell’UE si basa su 5 istituzioni fondamentali:
IL CONSIGLIO EUROPER IL QUELLO DEI MINISTRI
Il consiglio europeo è composto da capi di stato e di governo dei paesi membri e dal presidente della missione europea. La sua funzione è quella di definire gli orientamenti e le politiche generali dell’Unione. Esso si riunisce quattro volte all’anno
Normalmente si riunisce 4 volte all’anno, ma in caso di necessità può riunirsi straordinariamente. Questo organismo ha assunto molta più importanza con il trattato di Maastricht.
Il consiglio dei ministri esercita assieme al parlamento la funzione legislativa. La sua caratteristica fondamentale è che non è composto da stati permanenti e quindi nemmeno persone che rivestono stabilmente la carica di ministro europeo. I partecipanti alle sedute del consiglio sono i ministre competenti che i governi degli stati membri designano per tale funzione.
Il presidente del consiglio dei ministri viene nominato a rotazione fra i capi di governo degli stati membri; la carica dura 6 mesi e ha una funzione di impulso e coordinamento.
Le deliberazioni assunte sono:
LA COMMISSIONE EUROPEA
La commissione è un organismo permanete, ciò significa che i suoi membri restano in carica fino alla scadenza del loro mandato. Essi non rappresenta gli interessi del proprio paese, ma bensì dell’unione stessa. Le sue principali funzioni sono:
IL PARLAMENTO EUROPEO
Il parlamento ha sede a Strasburgo, viene eletto dal 1979 ogni 5 anni a suffragio universale dai cittadini dell’Ue.
Gli euro parlamentari, una volta eletti, devono conseguire l’interesse della comunità. Essi inoltre vengono collocati al parlamento in base al gruppo politico al quale sono iscritti e non in base al paese di provenienza.
Il parlamento svolge una serie di funzioni importati:
La funzione di impulso politico: si prendono in considerazioni tutte le iniziative necessarie per realizzare le soluzioni più importanti per le questioni di ordine sociale, economi e culturale della comunità. Il parlamento può quindi elaborare soluzioni da proporre al consiglio dei ministri e alla commissione per cambiare le proprie politiche di gestione.
La funzione di controllo politico: è effettuata dal parlamento sulla commissione e consiste:
LA FUNZIONE LEGILSLATIVA
Non essendo ancora l’UE uno stato, essa non ha nemmeno un potere legislativo esclusivo. Gli stati membri infatti hanno solamente deciso di condividere tale potere con il parlamento riservando importanza solo al consiglio dei ministri, ossia l’unico organo dove i ministri non agiscono per il proprio paese ma per l’Unione.
La procedura più usata è quella della codecisione in basa alla quale:
Gli atti più importanti previsti dai trattati sono i regolamenti comunitari e le direttive.
Il regolamenti comunitari contengono regole alle quali tutti i cittadini devono uniformarsi come se fossero leggi emanate dal proprio parlamento. Nel caso due norme, quella dell’unione e quelle del parlamento dello stato membro, fossero in disaccordo, ha prevalenza quella dell’unione.
Le direttive europee sono atti normativi che obbligato gli stati membri a raggiungere determinati obbiettivi.
In quali casi si emanano regolamenti e in quali altri le direttive?
Vi sono una serie di altri importanti organi che operano nell’unione, e sono:
L’articolo 6 del trattato dell’UE, stabilisce che l’unione si fonda sui principi di Libertà. Democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e stato di diritto.
Esiste la possibilità che alcuni stati decidano di non rispettare tali diritti. In questo caso l’unione provvederà con la sospensione dei diritti derivanti dall’appartenenza all’Unione stessa.
GLI OBBIETTIVI DELL’UNIONE
Possiamo riassumere gli obbiettivi dell’unione in questo modo:
Può accadere a volte che non tutti gli stati membri dell’unione possano o vogliano impegnarsi nello stesso momento e con la stessa intensità nel raggiungimento di uno scopo comune. Per ovviare a questo problema si sono create le cooperazioni forzate, alle quali partecipano gli stati che vogliono veramente impegnarsi nel conseguimento di tale scopo. In tal modo non si sentirà il “peso” di quegli stati che per varie ragioni non possono contribuire alla stessa maniera per il raggiungimento del fine. Questo si, creerà due Europe, ma è anche vero che è meglio così, anzi che un’intera Europa che non può avanzare.
LA CARTA DEI DIRITTO FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
Questa carta è stata siglata dai capi di stato e di governo dell’Unione a Nizza nel 2000, ed è stata poi inserita nella Costituzione per l’Europa. Gran parte del suo contenuto si ispira alla Convenzione europea dei diritti fondamentali dell’uomo. La carta comunque contiene 54 articoli.
Il primo articolo enuncia:” la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Gli articoli successi contengono poi norme che concretizzano e valorizzano questa tutela.
L’articolo 2 riconosce il diritto alla vita.
L’articolo 3 tutela l’integrità psicofisica della persona.
L’articolo 4 dichiara che nessuno può essere sottoposto a tortura o trattamenti inumani o degradanti.
L’articolo 5 si riferisce alle forme di sfruttamento che spesso gravano sugli extracomunitari.
Il diritto internazionale è l’insieme delle norme che regolano i rapporti fra i paesi. Si tratta di un diritto particolare perché le sue norme non vengono ne imposte ne fatte rispettare da un’autorità superiore in virtù del fatto che ogni stato e sovrano di se stesso. Di conseguenza, le norme di tale diritto derivano da:
- Consuetudini tradizionalmente accettate
- Trattati liberamente stipulati
In quanto fonte generale del diritto, le consuetudini sono vincolanti per tutti gli stati, ma non essendoci un’autorità che le faccia rispettare, i vari paesi possono anche decidere di non seguirle. Ovviamente, in base al principio della reciprocità, se uno stato non rispetta tali consuetudini non dovrà poi aspettarsi “favori” dagli altri stati.
I trattati, a differenzia delle consuetudini, vincolano solo gli stati che li hanno sottoscritti. Il trattato può essere:
- Bilaterale: se l’accordo è tra due soli paesi
- Plurilaterale: se l’accordo accomuna più paesi
ITALIA E DIRITTO INTERNAZIONALE
L’articolo 10 della costituzione enuncia che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle consuetudini internazionali. In base a tale principio, ed essendo la costituzione superiore a qualsiasi norma ordinaria, ne consegue che ogni norma emanata dal parlamento che vada contro tale principio viene giudicata incostituzionale e quindi annullabile.
Per quanto riguarda i trattati la costituzione enuncia che essi vengono ratificati dal presedente della repubblica. Ma, se il trattato è di particolare importanza, allora sarà richiesta anche l’autorizzazione del parlamento
L’ITALIA E LA GUERRA
In base all’articolo 11: “l’italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ciò significa però che può essere usata, in caso di necessità, come strumento di difesa.
Gli articoli 78 e 87 dispongono che: le camere deliberano lo stato di guerra conferendo al governo i poteri necessari, e che lo stato di guerra viene dichiarato dal presidente della repubblica. Inoltre l’articolo 52 enuncia:” la difesa della patria è sacro dovere del cittadino”.
L’articolo 11 infine, è quello che ha permesso all’Italia di partecipare a organizzazioni come la NATO, l’ONU o la comunità europea.
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le organizzazioni internazionali nascono per conseguire obbiettivi specifici irraggiungibili dai trattati e dalle convenzioni. Le principali organizzazioni sono:
- ONU, comprende quasi tutti gli stati del mondo;
- NATO, organizzazione militare del mondo;
- Consiglio d’Europa, che opera per lo sviluppo della democrazia e per la tutela dei diritti umani;
- L’Unione europea.
L’ONU è nato nel 1945 dalla decaduta Società delle nazioni. Quest’ultima era costituita dopo la 1° guerra mondiale con lo scopo di mantenere la pace nel mondo. Ma era un progetto forse troppo ambizioso per l’epoca, e lo scoppio della 2° guerra mondiale ne fu la conferma. Il 25 aprile del 1945, a conflitto ancora in corso, i rappresentati di 51 nazioni si riunirono a San Francisco per deliberare la nascita dell’ONU. Ormai tutti i paesi del mondo ne fanno parte. I pochi rimasti fuori però hanno comunque il titolo di osservatori permanenti ( lo stato del vaticano, i territori palestinesi, la regione antartica…)
L’ONU opera seguendo due criteri fondamentali:
- Cercare un accordo tra le parti del conflitto;
- Rimuovere le ragione del conflitto.
- L’assemblea generale;
- Il consiglio di sicurezza;
- Il segretario generale;
- La corte internazionale di giustizia.
In caso si conflitto l’assemblea può votare delle risoluzioni possibili per cessare il conflitto. La votazione avviene a maggioranza e ciascun paese, indipendentemente da quale si tratti, ha diritto ad un solo voto.
Comunque le risoluzioni non sono vincolanti per i paesi chiamati in causa che possono decidere di ignorarli. Se ciò accade entra in scena Il Consilio di sicurezza.
Il consiglio di sicurezza è l’organo al quale vengono affidate le maggiori responsabilità del mantenimento della pace. Quest’organo è composto da 15 membri, di cui 5 permanenti, mentre gli altri 10 vengono rinnovati ogni 2 anni. I membri permanenti sono i paesi usciti vincitori dalla 2° guerra mondiale: USA, Gran Bretagna, Francia, Cina e Federazione russa. Le decisioni del consiglio sono prese a maggioranza, ma è necessaria comunque l’adesione di tutti i paese permanenti che hanno quindi un poterei di veto.
Il segretario generale viene eletto dall’assemblea ogni 5 anni. Il suo compito è quello coordinare i lavori degli organi che compongono l’ONU. Può comunque intraprendere anche indagini e tentativi di mediazione in situazioni di tensione.
La corte internazionale di giustizia è l’organo giudiziario principale dell’ONU. La sua funzione fondamentale è quella di appianare le controversie fra gli stati. Essa ha anche funzioni consultive a cui vi possono rivolgere sia gli stati che gli organi dell’ONU.
ONU E TUTELA DEI DIRITTI UMANI
Esistono dei diritti fondamentali che devono essere garantiti a tutti glie essere umani e cui nessuno dovrebbe rinunciare, come: il diritto alla vita, al lavoro, alla libertà, alla libertà di pensiero e di riunione…
Questi diritti trovano riconoscimento nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’assemblea generale dell’ONU nel 1948. Da questa carta sono nate varie convenzioni, tra cui:
- La convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia
- La convenzione sull’eliminazione delle discriminazioni razziali
- Il patto sui diritti civili e politici
- La convenzione sul divieto di discriminazione della donna.
LA NATO
La nato ha origine nel 1949 con la stipulazione a Washignton del “trattato del nord atlantico”, chiamato anche Patto atlantico, dal quale prende vita un’organizzazione politico militare denominata “ North atlantic treaty organizzation”, ossia N.A.T.O.
Il trattato è composto da 14 articoli molto sintetici e la funzione difensiva viene espressa nell’articolo 5 che esprime: qualsiasi attacco armato nei confronti di una o più parti del trattato sarà riconosciuto come attacco a tutta l’america settentrionale e europa. In virtù di tale principio tutte le parti saranno chiamate all’aiuto di quelle attaccate.
Dal momento che 3 dei principali partner della NATO (Francia, USA e Regno Unito) sono anche 3 dei 5 membri permanenti del consiglio di sicurezza dell’ONU e che sia l’ONU che la NATO perseguono obbiettivi comuni, capita molto spesso che nascono della collaborazioni fra le due. In ogni caso rimangono due organizzazioni ben distinte: l’ONU è un’organizzazione sorta con l’obbiettivo di preservare la pace e alla quale fanno parte quasi tutti i paesi del mondo, mentre la NATO è un’alleanza di tipo militare che riunisce, a scopo difensivo, solo alcuni paese che ne fanno parte.
IL CONSIGLIO D’EUROPA
Attualmente riunisce circa 40 stati, ma in origine fu creato da 5 stati: gran Bretagna, Francia, Lussemburgo, Belgio e Olanda, ai quali si sono poi subito aggiunti anche Italia, Irlanda, Danimarca, Norvegia e Svezia.
La sua funzione principale è quella di promuovere lo sviluppo della democrazia e la tutela dei diritti umani. A tale scopo esso ha emanato molte convenzioni. Tra le più importanti “la convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Per giudicare le violazioni di tale convenzione è stata istituita la “corte europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo”. Essa ha sede a Strasburgo ed è composta da un giudice per ciascuno degli stati aderenti al Consiglio d’Europa.
LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE
Istituita a Roma nel 1998 da 120 stati. Essa è composta da 18 giudici e l’azione penale è condotta da un procuratore al quale possono inoltrare denuncie tutti gli stati, le organizzazioni internazionali e le associazioni private. La corte giudica anche singole persone che, in tempo di pace o di guerra, abbiamo commesso crimini molto gravi come il genocidio, la tortura o la schiavitù. La giurisdizione della corte però arriva solo ai 97 stati che attualmente ne fanno parte.
L’OCSE
Si tratta dell’”Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico” in sostituzione ad una precedente organizzazione sorta per amministrare gli aiuti americani all’Europa dopo la 2° guerra mondiale.
Attualmente è composta da 30 paesi. L’OCSE ha come obbiettivo principale quello di favorire lo sviluppo, l’occupazione, gli investimenti e migliorare il tenore di vita nel rispetto della salvaguardia del pianeta. La sua attività inoltre non si limita ai soli paesi iscritti, ma fino a 70 paesi, le quali economie sono in via di sviluppo o necessitano aiuti.
L’UNIONE EUROPEA
La scena mondiale era ormai in mano a USA e URSS. L’Europa decise che per riprendere la scena doveva intraprendere la via della collaborazione. Tale processo prese il via con l’iniziativa di due paesi: Francia e Germania. I due conclusero un accordo che prevedeva l’istituzione di un ente sopranazionale con il compito di regolare lo sfruttamento dei bacini carboniferi da sempre oggetto di contesa. A tale iniziativa si aggiunsero anche altri paesi, e così nel 1951, grazie a Francia, Italia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo nasceva la “Comunità del carbone e l’acciaio, la CECA, con lo scopo di creare tra i paesi membri un mercato comune in tale settore. Il successo dell’iniziativa indusse i paesi, nel 1957 a creare con il “trattato di Roma” altri due organismi: la comunità dell’energia atomica, EURATOM; e la comunità economica europea, la CEE.
Nel cammino dell’unificazione europea possiamo riconoscere 4 momenti di grande importanza: la sottoscrizione dell’atto unico europeo(1986); il Trattato di Maastricht(1992); quello di Amsterdam(1997); e quello di Nizza(2000).
L’atto unico europeo intervenne proprio nel momento opportuno. Infatti in quel momento le difficoltà economiche stavano indebolendo il rapporto di solidarietà fra gli stati, ma grazie all’atto ricevettero una grande spinta che li fece avanzare. La soluzione era favorire una maggiore integrazione sul piano politico ed economico. Il risultato fu l’Atto unico europeo. Nel trattato vennero concordati:
- La nascita di un mercato comune, uno spazio senza frontiere interne;
- L’avvio di una collaborazione fra gli stati membri anche in materia di politica estera.
· È stata istituita l’unione europea
· È stata istituita la cittadinanza europea
· È stata concordata l’unione monetaria ( euro )
· Sono stati fissati gli obbiettivi di una politica estera di sicurezza comune
· Sono stati ampliati i settori la cui disciplina rientra nelle competenze gli organi dell’Unione.
Il trattato di Amsterdam ha introdotto miglioramenti in generale per gli obbiettivi gia prefissati in precedenza.
Con il trattato di Nizza invece:
- È stata accolta la richiesta di adesione all’UE di nuovi paesi
- È stata parzialmente ridisegnata la composizione degli organi comunitari e il loro funzionamento
- È stata proclamata la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
L’abbattimento delle frontiere doganali.
Prima che all’interno dell’UE si stabilisse la libera circolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, ogni paese aveva politiche molto protezioniste. Queste scelte però erano errate almeno per due motivi:
- Tale protezionismo rendeva asettico il mercato e le imprese producevano di meno creando anche meno lavoro
- La mancanza di una concorrenza estera permette a produttore nazionale di tenere i prezzi più elevati.
La cittadinanza europea.
Grazie ai principi enunciati dall’articolo 8 del trattato dell’unione europea, tutti noi in quanto cittadini europei abbiamo:
- Il diritto di circolare e risiedere liberamente in ogni parte degli stati membri
- Il diritto di votare e di candidarci alle elezioni comunali dello stato in cui abbiamo scelto di risiedere.
- Il diritto di votare per il Parlamento europeo in qualunque stato dell’Unione ci troviamo
- Il diritto di presentare petizioni scritte al Parlamento europeo o di rivolgerci al mediatore europeo
- Il diritto alla tutela diplomatica da parte di tutte le ambasciate e i consolati di ciascun stato membro
Prima di questo accordo, anche se cittadini europei, e quindi liberi di circolare per gli stati membri, eravamo ugualmente sottoposti a controlli una volta varcati i valichi di frontiera, per i quali bisognava presentare un documento d’identità.
Oggi, grazie all’accordo, non esistono più questi controlli. Il risultato è la creazione di un’area all’interno della quale vale quello appena detto, la cosiddetta area di Schengen.
Per evitare però spostamenti di criminalità all’interno di quest’area è stato istituito:
- Il Sis, uno schedario informatizzato
- L’Europool, un corpo speciale di polizia
- L’Eurojust, un organo composta dai magistrati degli stati membri
- Ed è stato concordato il mandato d’arresto europeo.
La moneta unica europea.
Per rafforzare ancora di più la sensazione di comunità, l’Europa ha deciso di istituire una moneta unica: l’Euro.
Comunque, non tutti i paesi dell’unione europea hanno deciso di accettare l’Euro come moneta, le cause sono diverse: dall’orgoglio della Gran Bretagna nei confronti della propria moneta, alla volontà di mantenere quello stato di benessere creatosi in certi paesi ( Svezia e Danimarca ).
ISTITUZIONI E ORGANI DELL’UNIONE
Organizzazione interna dell’UE si basa su 5 istituzioni fondamentali:
- Il consiglio europeo
- Il consiglio dei ministri
- La commissione
- Il parlamento
- La corte di giustizia
IL CONSIGLIO EUROPER IL QUELLO DEI MINISTRI
Il consiglio europeo è composto da capi di stato e di governo dei paesi membri e dal presidente della missione europea. La sua funzione è quella di definire gli orientamenti e le politiche generali dell’Unione. Esso si riunisce quattro volte all’anno
Normalmente si riunisce 4 volte all’anno, ma in caso di necessità può riunirsi straordinariamente. Questo organismo ha assunto molta più importanza con il trattato di Maastricht.
Il consiglio dei ministri esercita assieme al parlamento la funzione legislativa. La sua caratteristica fondamentale è che non è composto da stati permanenti e quindi nemmeno persone che rivestono stabilmente la carica di ministro europeo. I partecipanti alle sedute del consiglio sono i ministre competenti che i governi degli stati membri designano per tale funzione.
Il presidente del consiglio dei ministri viene nominato a rotazione fra i capi di governo degli stati membri; la carica dura 6 mesi e ha una funzione di impulso e coordinamento.
Le deliberazioni assunte sono:
- All’unanimità, per le questioni più impegnative
- A maggioranza semplice per le questioni di minore importanza
- A maggioranza qualificata nella maggior parte dei casi
LA COMMISSIONE EUROPEA
La commissione è un organismo permanete, ciò significa che i suoi membri restano in carica fino alla scadenza del loro mandato. Essi non rappresenta gli interessi del proprio paese, ma bensì dell’unione stessa. Le sue principali funzioni sono:
- La funzione di iniziativa: proporre norme da sottoporre al consiglio dei ministri e del parlamento
- La funzione di vigilanza: controllare che gli stati membri si uniformino a quanto disposto dalle norme comunitarie
- La funzione esecutiva: dare attuazione alle disposizioni contenute nei trattati comunitari e alle decisioni adottare da altri organi dell’UE.
- Il consiglio europeo delibera a maggioranza qualifica il presidente che verrà poi eletto dal parlamento
- Il presidente eletto sceglie i commissari tra i candidati proposti dai paesi membri
- La commissione formatasi dovrà ricevere la fiducia dal parlamento, che vigilerà sul suo operato, che potrà portare al volto di sfiducia che costringerà la commissione a dimettersi
- La commissione e il suo presidente durano in carica 5 anni come il parlamento
IL PARLAMENTO EUROPEO
Il parlamento ha sede a Strasburgo, viene eletto dal 1979 ogni 5 anni a suffragio universale dai cittadini dell’Ue.
Gli euro parlamentari, una volta eletti, devono conseguire l’interesse della comunità. Essi inoltre vengono collocati al parlamento in base al gruppo politico al quale sono iscritti e non in base al paese di provenienza.
Il parlamento svolge una serie di funzioni importati:
La funzione di impulso politico: si prendono in considerazioni tutte le iniziative necessarie per realizzare le soluzioni più importanti per le questioni di ordine sociale, economi e culturale della comunità. Il parlamento può quindi elaborare soluzioni da proporre al consiglio dei ministri e alla commissione per cambiare le proprie politiche di gestione.
La funzione di controllo politico: è effettuata dal parlamento sulla commissione e consiste:
- Esprimere il voto di fiducia
- Controllare gli atti compiuti dalla commissione e nel caso domandare chiarimenti sull’operato
- Possibilità di proporre una mozione di censura che, se approvata, costringe la commissione a dimettersi
LA FUNZIONE LEGILSLATIVA
Non essendo ancora l’UE uno stato, essa non ha nemmeno un potere legislativo esclusivo. Gli stati membri infatti hanno solamente deciso di condividere tale potere con il parlamento riservando importanza solo al consiglio dei ministri, ossia l’unico organo dove i ministri non agiscono per il proprio paese ma per l’Unione.
La procedura più usata è quella della codecisione in basa alla quale:
- L’iniziativa, ossia il potere di presentare un progetto di atto normativo, spetta alla Commissione
- L’approvazione deve accordare sia il parlamento sia il consiglio dei ministri. Se i due non raggiungono un accordo l’atto non passa.
Gli atti più importanti previsti dai trattati sono i regolamenti comunitari e le direttive.
Il regolamenti comunitari contengono regole alle quali tutti i cittadini devono uniformarsi come se fossero leggi emanate dal proprio parlamento. Nel caso due norme, quella dell’unione e quelle del parlamento dello stato membro, fossero in disaccordo, ha prevalenza quella dell’unione.
Le direttive europee sono atti normativi che obbligato gli stati membri a raggiungere determinati obbiettivi.
In quali casi si emanano regolamenti e in quali altri le direttive?
- Ai regolamenti si fa ricorso quando la materia disciplinata può essere espressa in un solo atto normativo
- Si ricorre alle direttive quando si vuole che gli stati adeguino un complesso di norme alle indicazioni comunitarie.
- Le decisioni: hanno uno specifico destinatario e sono vincolanti solo per quello
- Le raccomandazioni e i pareti: sono indicazioni autorevoli ma prive di effetto vincolante
Vi sono una serie di altri importanti organi che operano nell’unione, e sono:
- La corte di giustizia: questioni che riguardano l’osservanza dei trattati e degli atti normativi dell’unione
- La corte dei conti: verifica la legittimità delle entrate e delle uscite del bilancio comunitario
- Il comitato economico e sociale:esprime pareri consultivi destinati ad altre istituzioni
- Il comitato delle regioni: anch’esso ha carattere consultivo a livello regionale o locale
- La banca centrale europea: ha la responsabilità della politica monetaria dell’Unione
- Il mediatore europeo: dedito a ricevere denunce da parte dei cittadini europei
L’articolo 6 del trattato dell’UE, stabilisce che l’unione si fonda sui principi di Libertà. Democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo e stato di diritto.
Esiste la possibilità che alcuni stati decidano di non rispettare tali diritti. In questo caso l’unione provvederà con la sospensione dei diritti derivanti dall’appartenenza all’Unione stessa.
GLI OBBIETTIVI DELL’UNIONE
Possiamo riassumere gli obbiettivi dell’unione in questo modo:
- Promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei popoli
- Offrire ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne
- Favorire lo sviluppo di un’economia che miri alla piena occupazione, al progresso e alla tutela dell’ambiente
- Combattere le discriminazioni e le alienazioni sociali
- Promuovere la parità tra donne e uomini, la solidarietà fra le generazioni e garantire il rispetto dei diritti dei minori
Può accadere a volte che non tutti gli stati membri dell’unione possano o vogliano impegnarsi nello stesso momento e con la stessa intensità nel raggiungimento di uno scopo comune. Per ovviare a questo problema si sono create le cooperazioni forzate, alle quali partecipano gli stati che vogliono veramente impegnarsi nel conseguimento di tale scopo. In tal modo non si sentirà il “peso” di quegli stati che per varie ragioni non possono contribuire alla stessa maniera per il raggiungimento del fine. Questo si, creerà due Europe, ma è anche vero che è meglio così, anzi che un’intera Europa che non può avanzare.
LA CARTA DEI DIRITTO FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
Questa carta è stata siglata dai capi di stato e di governo dell’Unione a Nizza nel 2000, ed è stata poi inserita nella Costituzione per l’Europa. Gran parte del suo contenuto si ispira alla Convenzione europea dei diritti fondamentali dell’uomo. La carta comunque contiene 54 articoli.
Il primo articolo enuncia:” la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.
Gli articoli successi contengono poi norme che concretizzano e valorizzano questa tutela.
L’articolo 2 riconosce il diritto alla vita.
L’articolo 3 tutela l’integrità psicofisica della persona.
L’articolo 4 dichiara che nessuno può essere sottoposto a tortura o trattamenti inumani o degradanti.
L’articolo 5 si riferisce alle forme di sfruttamento che spesso gravano sugli extracomunitari.